(r.l.) Tiene banco il caso Acca Larentia: la celebrazione istituzionale del 7 gennaio di Regione e Comune di Roma al Tuscolano, è stata seguita da un’adunata di “camerati” che, davanti al luogo dell’uccisione di tre giovani missini nel 1978 (da parte di un commando di estrema sinistra), hanno teso il braccio per il saluto romano. Momenti ripresi da Repubblica che hanno scatenato un vespaio di polemiche, un’interrogazione al Ministro dell’Interno Piantedosi e un esposto in Procura a Roma.
Sulla vicenda è intervenuto il deputato reatino FdI Paolo Trancassini, a Radio Radicale: “Il tema dell’impunità degli autori di quei fatti, dopo tanti anni, dovrebbe essere centrale – ha detto – Mi sarei aspettato un plauso a questa iniziativa bipartisan. Vedo stamattina, invece, che il tema è quanto accaduto dopo la manifestazione di Colafemune e Regione. Che la notizia – aggiunge Trancassini – è che qualcuno è andato lì e ha fatto il saluto romano. Tra l’altro ai fini commemorativi c’è una sentenza che stempera questo tipo di problematica”. Trancassini richiama la recente giurisprudenza. “Un’occasione persa, anche dalla sinistra, per condannare quell’eccidio e magari la volontà di chiedere di riaprire le indagini per capire quali coperture abbiano avuto gli autori. Un messaggio negativo per la politica” ha concluso il deputato.
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