Lutto nel mondo della cultura e della letteratura. Si è spento a 94 anni, nella sua casa di Roma, Walter Pedullà, saggista e critico letterario. La notizia della sua morte è stata confermata dalla famiglia. Da tempo Pedullà conviveva con il morbo di Parkinson.
Nato a Siderno, Reggio Calabria, il 10 ottobre del 1930, si laurea in lettere all’Università di Messina, dove fu allievo di Giacomo De Benedetti.Dal 1958 ha insegnato letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università “La Sapienza”. Era professore emerito dal 2005 e padre di Gabriele Pedullà, docente universitario di letteratura italiana.
Pedullà è stato critico letterario del quotidiano ‘L’Avanti!’ dal 1961 al 1993, collaborando in seguito con ‘Il Messaggero’, ‘L’Unità’, ‘Italia Oggi’ e ‘Il Mattino’. Ha diretto due riviste da lui fondate nel 2000: ‘Il Caffè illustrato’ e ‘L’illuminista’.
Intellettuale militante di sinistra di cultura socialista, ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Rai dal 1977 al 1992 e poi presidente per un anno. Dal 1995 al 2001 è stato presidente del Teatro di Roma e presidente delle giurie di numerosi premi letterari tra cui lo Strega, il Campiello, il Flaiano.
Pedullà, con Elio Pagliarani, Luigi Malerba, Giorgio Manganelli e Angelo Guglielmi, è stato tra i fondatori della Cooperativa Scrittori. Per i Meridiani di Mondadori ha curato un’antologia delle opere di Malerba. E’ stato vincitore dei Premi Vittorini, Borgese, Giusti, Locri, Melfi, Adelphi, Cortina. Ha ricevuto il premio speciale di letteratura in occasione dei Premi Flaiano 2021 per il libro “Il pallone di stoffa. Memorie di un nonagenario”. E’ stato nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana per meriti culturali.