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I Carabinieri sulle tracce di tre persone per l’omicidio di Ivan

13/01/24 - 21:56

Roma, sparatoria a Monte Compatri:  il 14enne Ivan Alexandru sarebbe morto per errore. I colpi di pistola che lo hanno ucciso forse esplosi per intimidire. Il ragazzo era in auto col compagno della madre. Ipotesi incontro fuori da un bar per un regolamento di conti: ricercati tre romeni.

non si danno pace i parenti e i residenti del quartiere dove viveva Ivan Alexandru ucciso con tre colpi di pistola ieri notte.

La passione per il calcio, l’amore per la famiglia e per la sua cagnolina Kendra. Alexandru Ivan, colpito a morte nel parcheggio della metro Pantano a Monte Compatri dopo la rissa in un bar mentre era con il suo patrigno, era nato in Italia da genitori romeni. Da due anni era venuto a vivere alla borgata Finocchio, alla periferia est di Roma. Frequentava la terza media alla scuola Domenico Savio e sognava . “Alex era un ragazzo tranquillo timido. Educatissimo. L’ho visto poche ore prima che fosse ucciso. Era sul muretto con gli amici. Mi ha sorriso. E poi è successa questa cosa terribile”.

Alexandru si divertiva a giocare a calcio con i suoi amici nel piccolo cortile di casa. Fuori dalla porta il suo Super Santos mezzo sgonfio. “Non era un ragazzo che faceva casino – ricorda una donna che gli abita di fronte – spesso giocava con altri ragazzi romeni, erano tutti tranquilli. Non ci sono mai stati problemi”. Spesso Alexandru portava fuori il piccolo cane di famiglia, Kendra, che per tutta la mattina è rimasta ad abbaiare sola alla porta.

In casa viveva con la sorella, la madre e il suo nuovo compagno, Tiberio Maciuca, che lo trattava come fosse suo figlio. Maciuca, che lavora come traslocatore.

“Alex ieri sera era con lui, erano andati a comprare da bere per il compleanno della madre e lì nel bar c’è stata la prima aggressione per uno sguardo”, ricorda Ionut, suo zio acquisito, che a fatica trattiene le lacrime mentre si avvicina verso la casa. Insieme a lui c’è la sorella Ana che sul telefono custodisce le foto dell’ultimo compleanno di Alex. Le osserva in continuazione mentre piange. In una Alex ha gli occhi chiusi mentre soffia le candeline della torta che tiene in mano. Gli anni sono 14 per questo il dolore è incolmabile: “era un ragazzo d’oro – aggiunge Ana – non si può morire in questo modo. Sparare a un ragazzino che non c’entra nulla. Sono delle bestie”.

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