Anche il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri ha voluto ricordare Giovanna Marini la cantautrice romana scomparsa ieri a 87 anni.
“Che dolore la scomparsa di Giovanna Marini, una delle voci più amate di Roma. Fondatrice della prima scuola popolare di musica, maestra amatissima di tanti artisti, autrice immensa che ha saputo cantare le ferite del nostro Paese con potenza e grazia. Non la dimenticheremo mai” ha scritto in un post sui social il primo cittadino.
Giovanna Marini, figlia del compositore Giovanni Salviucci e allieva di Andres Segovia, negli anni ’70 fondo la prima scuola popolare di musica in Italia a Testaccio. Frequentò Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino e Diego Carpitella, apprendendo il canto popolare.
Tra le sue frequentazioni anche diversi giovani cantautori romani, come Francesco De Gregori con il quale, nel 2002, produsse l’album ‘Il fischio del vapore’, un’opera che raccoglieva i classici della musica popolare italiana.
Dal 1991 al 2000 ha insegnato ‘ethnomusicologie appliquée’ all’Università di Parigi. Giovanna Marini con le sue canzoni ha raccontato un Paese intero e la sua storia: le lotte contadine e l’autunno caldo nelle fabbriche italiane, l’Italia degli anni di piombo e della strategia della tensione, del terrorismo. E lo ha fatto dalla prospettiva dei perdenti, di coloro che subiscono la storia. Ha raccontato l’omicidio di Pasolini, l’amico poeta massacrato all’Idroscalo di Ostia, e la vicenda di Ulrike Meinhof, la donna “suicidata” in prigione dai suoi carcerieri. Ha raccontato la tragedia mineraria di Marcinelle, le Fosse Ardeatine, la strage di Ustica.