Una bara e striscioni di protesta a Malagrotta da parte dei residenti che hanno accolto il presidente della commissione Ecomafie, Jacopo Morrone, arrivato per il secondo sopralluogo alla discarica.
Morrone era già stato sul luogo pochi giorni dopo il rogo che ha distrutto e messo fuori uso il TMB. Tra la prima e la seconda visita a Malagrotta, la commissione ha ascoltato l’assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera, l’ex patron del consorzio Colari Manlio Cerroni, il direttore generale di Arpa Lazio Tommaso Aurelo ed anche i cittadini della Valle Galeria.
Morrone, nel secondo sopralluogo, ha dichiarato che “Il problema è duplice: da un lato, c’è l’urgente messa in sicurezza definitiva dell’ex discarica per cui il Governo ha messo a disposizione 250 milioni per un progetto in via di attivazione affidato al commissario del Governo generale Giuseppe Vadalà. L’altro problema riguarda l’interruzione forzata dei due impianti TMB e la carenza di impianti per lo smaltimento rifiuti di Roma con la loro conseguente costosa esportazione in altre regioni e all’estero”.
Intanto lunedì sono partite le prime audizioni in commissione. “È prevista per la prossima settimana una seconda serie di audizioni, tra cui quella di Gualtieri. Il sindaco è particolarmente atteso perché, dal suo insediamento, riveste anche i panni di commissario straordinario ai rifiuti per il Giubileo. Il nostro compito- ha ricordato Morrone- è condurre un’analisi il più esaustiva possibile. Non vogliamo, né possiamo sostituirci agli inquirenti, tuttavia la vicenda Malagrotta deve risolversi definitivamente. Ci sono procedimenti giudiziari, roghi, dolosi o meno non possiamo saperlo, ci sono accuse e contro accuse e, dall’altro lato, i Comitati dei cittadini ‘Valle Galeria Libera’ e Comitato ‘Casal Selce non si tocca’ che chiedono legittimamente attenzione e rassicurazioni per il loro futuro”.