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Ivan Alexandru potrebbe essere stato colpito per errore

14/01/24 - 16:42

Un’ipotesi inquietante e terribile quella che già poche ore dopo la sparatoria che ha visto morire un ragazzo romeno di 14 anni, Ivan Alexandru, sta prendendo sempre più forma dopo le prime indagini e gli interrogatori da parte dei carabinieri intervenuti nel parcheggio del  bar dove da un’auto sono partiti i tre colpi mortali che hanno ferito il ragazzo all’addome e ad una gamba.

Gli elementi raccolti sinora dai carabinieri porterebbero a tre uomini sospettati per l’omicidio porterebbero a tre i sospettati per l’omicidio di Alexandru Ivan,  molti però sono ancora gli elementi al vaglio degli inquirenti anche se potrebbe trattarsi di un drammatico errore con Ivan che non era il bersaglio prescelto.

Tutto accade nella tarda serata di venerdì con un compleanno da festeggiare e il patrigno della vittima che va a prendere qualcosa in un bar. E proprio all’interno del locale probabilmente accade qualcosa, anche solo uno sguardo tra l’uomo e altri connazionali presenti all’interno del bar. Qualche parola di troppo, spintoni e calci ma sembrerebbe che tutto non finisca lì

I festeggiamenti proseguono fino a tarda notte quando l’uomo arriva una chiamata sul cellulare con un appuntamento fissato vicino all’ingresso della metro C ed è allora che avviene la sparatoria alla presenza del patrigno e di alcuni amici.

Da un’auto partono quattro colpi, tre dei quali fatali per Ivan Alexandru. Il ragazzo morirà prima di arrivare in ospedale

La serata prosegue e sia il patrigno della vittima che il resto dei conoscenti proseguono la serata tra festeggiamenti e abbracci di complicità. Fin quando a tarda notte non viene chiesto all’uomo un chiarimento. Una chiamata sul telefono: l’appuntamento è fissato, ma l’incontro si trasforma in una sparatoria. Il patrigno si reca al luogo designato e porta con sé alcuni amici, tra cui il 14enne. Arriva un auto dalla quale partono quattro colpi, alcuni dei quali colpiscono Alexandru prima al petto poi all’addome.

Sembra tutto scritto. Ma la domanda è perché il patrigno abbia portato con sé anche un ragazzo minorenne e soprattutto come una lite in un bar possa essere degenerata in un omicidio.forse Ivan non era davvero il bersaglio da colpire anche se lo zio racconta che: “Lui era un bravo ragazzo, ma stava sempre in mezzo alla droga e alle sparatorie”.

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