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Brucia la discarica di Malagrotta, in azione sei squadre dei Vigili del Fuoco, allarme diossina

24/12/23 - 18:50

(Paola Corradini) Torna a bruciare Malagrotta. Sul posto sei squadre di Vigili del Fuoco con i mezzi speciali. Nell’impianto vengono lavorate 600 tonnellate di rifiuti. A giugno di un anno fa un incendio analogo colpì il Tmb2.

Da diverse ore tonnellate di rifiuti stoccati sono avvolte dalle fiamme e dal sito continua ad alzarsi un fumo nero e denso visibile anche a distanza di chilometri. Secondo i Vigili del Fuoco la situazione è grave e l’intervento di spegnimento delle fiamme e messa in sicurezza dell’impianto richiederà ancora ore, probabilmente almeno fino almeno fino a domani mattina. Sul posto sono arrivati anche il Dg dell’Ama e l’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi.

Preoccupazione tra i residenti cui è stato chiesto di non aprire le finestre perché il fumo potrebbe già aver inquinato l’aria in quanto carica di diossina. Secondo una prima ricostruzione le fiamme potrebbero essere partite da uno dei silo.

L’allarme è scattato intorno alle 15.30 e sul posto sono arrivate le squadre dei Vigili del Fuoco con al seguito due autobotti, un’autoscala e gli uomini del Gos, specializzati nel movimento a terra, dotati di ruspe con indumenti speciali anticontaminanti.

All’arrivo dei Vigili del Fuoco l’impianto era completamente avvolto dal fumo nero e dalle fiamme visto che a bruciare sono plastica, metalli e altri materiali, stoccati insieme e quindi anche per i Vigili del Fuoco è difficile poter capire cosa stia realmente bruciando. impossibile in questo momento capire cosa sta bruciando.

I vigili del fuoco hanno chiesto anche l’intervento dell’agenzia di protezione ambientale della Regione per misurare i valori dell’aria e della terra. Non si esclude la pista dolosa ma è ancora troppo presto per capire l’origine dell’incendio.

Ama dovrà ora capire dove trasportare le tonnellate di rifiuti che fino ad oggi venivano stoccate nell’impianto distrutto dalle fiamme, come già accaduto, al gemello, nel giugno 2022 ed ancora oggi inutilizzabile. Le alternative sono impianti che già rischiano il collasso in quanto al limite della capienza possibile.

In aggiornamento

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