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Antonio Mancini, ex Banda della Magliana, smentisce la sua morte in chat: “Campo altri dieci anni”

03/01/24 - 10:44

Anche la sua morte (in questo caso presunta morte) non poteva che essere avvolta dal mistero. Gli inglesi direbbero che sul decesso annunciato e ribattuto ieri sera da molte testate, di Antonio Mancini, ex Banda della Magliana, c’è stato un misunderstanding.  Una morte durata fino all’alba quando la notizia è scomparsa da molti social e siti on line. Antonio Mancini, 75 anni, è vivo e vegeto, come ha fatto sapere in una chat privata il cui testo è stato battuto da AdnKronos alle 23.30: “Dicono che sono morto a 85 anni, pertanto c’ho altri dieci anni assicurati…”.

Il primo a smentire la notizia della morte di Mancini è stato Gianluca Zannella, giornalista, dalla sua pagina Facebook Dark Side – Storia segreta d’Italia: “Dicono che Antonio Mancini sia morto. L’abbiamo appena sentito al telefono, è vivo e vi saluta tutti”. Più chiaro di così.

Il misunderstanding è stato quindi chiarito. A morire ieri non è “Accattone”, ex Banda della Magliana, al secolo Antonio Mancini, la l’omonimo Luciano anche lui legato alla Banda della Magliana. Soprannominato ‘er Principe’, aveva 88 anni ed era stato considerato in passato un investitore dei capitali che arrivavano da quella che per vent’anni è stata la più grande organizzazione criminale di Roma e non solo.

A chiarire definitivamente il tutto è stato il figlio Massimiliano: “In queste ore nella comunicazione del decesso di mio padre Luciano c’è stato un errore perché papà aveva lo stesso cognome di Antonio Mancini, anche lui facente parte della banda della Magliana che invece è vivo”.

Antonio Mancini è considerato uno dei personaggio più importanti della Banda della Magliana insieme a Danilo Abbruciati, Franco Giuseppucci, Maurizio Abbatino ed Enrico De Pedis. Quindi il tempo presente in questo caso torna ad essere quello giusto.

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