“L’episodio di Capodanno, quando due ragazzi gay hanno subito un pestaggio da parte di un branco di violenti, non fa altro che confermare quanto ancora nella nostra società un semplice gesto d’amore infastidisca degli animi che sono sempre più aridi, più tristi e carichi di rancore. – afferma il consigliere capitolino della Lista Civica Gualtieri Sindaco Rocco Ferraro– È un tema che mi colpisce e ferisce in particolar modo: nel mio caso sin dall’età di diciotto anni Roma mi ha accolto al 100% e non ho mai avuto problemi a tenere per mano il mio compagno, cosa che continuerò a fare, ora ancora di più in una Roma che per sua vocazione nasce come una città inclusiva ed accogliente.
Invito questi ragazzi a venirmi a trovare per le strade del quartiere Don Bosco, dove vivo da anni insieme al mio compagno, per confrontarci faccia a faccia su che cosa possa spingere un essere umano nel provare talmente tanto odio verso due persone che semplicemente si amano, li aspetto con piacere.
Nel frattempo – prosegue Ferraro – ci tengo a sottolineare che sarò presente domani, insieme al mio compagno, al presidio di solidarietà che si svolgerà in piazza Roberto Malatesta. Ringrazio la coordinatrice dell’ufficio Diritti LGBTQ+ di Roma Capitale Marilena Grassadonia e le realtà associative che si battono quotidianamente per i diritti della comunità LGBTQ+ e auspico che si continuino ad organizzare sempre più manifestazioni e incontri pubblici, soprattutto nei quartieri periferici dove il pudore ad amare qualcuno dello stesso genere è statisticamente più elevato, nei quali ci si potrà tutti insieme tenere per mano e parlare in serenità e in tranquillità di quello che è, molto banalmente, il diritto all’affettività senza preclusioni di genere.
Rivolgo un invito soprattutto al mondo eterosessuale a partecipare al presidio del 4 e anche a tutti gli altri, tenendosi per mano, affinché finalmente si riesca a far comprendere a tutti che il diritto ad amarsi non ha barriere né limiti di gusto sessuale.
Se nel 2025 – conclude Ferraro– ci sono ancora degli esseri umani che sviluppano violenza al solo veder passare due persone mano per la mano sotto un balcone, non è un problema semplicemente di omofobia, ma è un gravissimo allarme sociale e culturale che deve smuovere le nostre coscienze, tutte”.