Un incontro per progettare il futuro dell’ospedale di Tivoli, San Giovanni Evangelista, che lo scorso 9 dicembre è stato in parte devastato da un incendio.
Ieri si è svolta una riunione tra Amministrazione regionale, Azienda sanitaria locale, alla presenza del direttore generale Giorgio Giulio Santonocito e dei sindacati per sottolineare, prima di tutto, che per tornare operativo l’ospedale deve tenere conto delle esigenze della giustizia e dei correlati tempi tecnici. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli sta garantendo il massimo supporto per riaprire celermente l’ospedale.
Malgrado le evidenti difficoltà dovute alle conseguenze dell’incendio, nelle prossime settimane saranno riattivati diversi servizi sanitari, alla luce dello stato avanzato degli interventi nelle ali A e B. Per quanto riguarda il ripristino della centrale elettrica dell’ospedale, si provvederà all’installazione di due impianti provvisori, qualora dovessero allungarsi i tempi per la riattivazione della cabina. La priorità, in ogni caso, resta la le riorganizzazione degli spazi per permettere ai pazienti di accedere alle cure più urgenti quindi medicina interna chirurgia e pronto soccorso. La funzionalità potrebbe essere assicurata entro la fine del mese di gennaio. Inoltre, si sta procedendo alla verifica di tutte le apparecchiature presenti nell’ospedale con le conseguenti certificazioni e l’eventuale manutenzione qualora fosse necessaria.
Non solo, la Regione Lazio ha riprogrammato lo scorso luglio gli investimenti del sistema antincendio degli ospedali per mettere in sicurezza le strutture sanitarie e per garantire le risorse umane e professionali al Servizio sanitario regionale, necessarie a rendere operativa la nuova programmazione ospedaliera.
Il Programma degli interventi di adeguamento alla normativa antincendio delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, nell’ambito del Piano degli investimenti in edilizia sanitaria, si basa su risorse statali già finanziate e non ancora impegnate, prevedendo lo stanziamento di 376 milioni di euro di cui 357 milioni per le annualità 2024-2027 a carico dello Stato e oltre 18,7 milioni di euro per le annualità dal 2024 al 2027 a carico della Regione Lazio.