Francesco, prima dell’udienza generale, ha incontrato 7 ragazze provenienti da Kharkiv, a Roma grazie all’Associazione Memoria Viva che offre loro aiuti e assistenza. Tra loro Veronika, 18 anni, colpita in un attacco che l’ha quasi uccisa. Curata in Italia grazie a un canale aperto dal cardinale Zuppi, al Pontefice ha consegnato “Vilna”, la bambolina con la scheggia che le ha quasi trafitto il cuore. La responsabile Claudia Conte: “Vogliamo aiutarle a non crescere piene di odio”
Come riporta Vatican News, la scheggia di una bomba russa che le ha quasi perforato le arterie mentre passeggiava per strada col cane, Veronika, 18enne di Kharkiv, l’ha cucita dentro una bambolina, Vilna (alla lettera “libera”), simbolo di resistenza e rinascita. La bambola, Veronika – sopravvissuta all’assalto grazie alle cure ricevute in Italia tramite un canale aperto dal cardinale Matteo Zuppi – l’ha consegnata questa mattina a Papa Francesco, durante un’udienza nell’Auletta dell’Aula Paolo VI con un gruppo di orfane ucraine, adolescenti e bambine dai 6 ai 19 anni. Tutte hanno perso i genitori ma anche la libertà, hanno perso i colori della vita e sono costrette a vivere in bunker e orfanotrofi.
Il Papa ha accolto il regalo, questa mattina, con un sorriso, lo stesso che ha riservato ad ognuna delle ospiti, tutte vestite con abiti tradizionali, che hanno esibito anche una bandiera giallo-blu dell’Ucraina. Francesco l’ha firmata e ha stretto le mani ai presenti.