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Il Monumento ad Anita Garibaldi, inaugurato nel 1932, sarà ristrutturato con i fondi del Pnrr

18/08/24 - 15:07

Dopo il Monumento a Giuseppe Garibaldi, sottoposto a un lungo intervento di restauro e restituito alla città nel febbraio dell’anno scorso, grazie ai fondi del Pnrr partiranno anche i restauri della statua equestre di Anita Garibaldi e del Mausoleo Ossario Garibaldino.

Per il Monumento ad Anita Garibaldi sono in corso le procedure di gara. In programma, oltre alla ripulitura delle superfici bronzee e di quelle in marmo, anche interventi di verifica delle condizioni interne del cavallo bronzeo e di sostituzione delle strutture di supporto provvisorie. Tutte operazioni che consentiranno di mettere in sicurezza e garantire l’integrità dell’opera a lungo termine.

Il Monumento ad Anita Garibaldi ha avuto una genesi piuttosto articolata.

La decisione di erigerlo arrivò in occasione del centenario della nascita dell’Eroe dei due mondi,nel 1907, ma tutti i bozzetti presentati dagli artisti, sia i primi 43, sia quelli elaborati successivamente su invito della commissione di esperti, vennero scartati.

Il progetto rimase in stand by, fino all’aprile del 1928, quando l’artista Mario Rutelli, bisnonno di Francesco, l’ex sindaco di Roma, fu scelto da Mussolini per erigere il monumento, in vista delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della morte di Garibaldi, nel 193

Nel bozzetto originariamente presentato nel 1929 alla Presidenza del Consiglio Anita viene rappresentata impavida, in sella al suo cavallo lanciato al galoppo e armata, nell’atto di brandire una pistola stretta in pugno. Ma la guerriera doveva essere anche madre e così, pare su idea dello stesso Mussolini, le venne aggiunto in braccio il figlio Menotti.

Il basamento in travertino è decorato con quattro pannelli di bronzo che raffigurano in altorilievo alcuni episodi: Anita che guida i garibaldini durante la battaglia di Curitibanos; la donna che osserva i combattenti; Anita che cerca Garibaldi sul campo di battaglia tra i caduti e, infine, il marito che la trasporta morente tra le braccia.

 

All’interno del monumento, che fu inaugurato nel 1932 con una cerimonia documentata dai filmati conservati presso l’Archivio Luce di Cinecittà,  è presente anche il loculo con i resti di Anita.

 

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