Per presentare il nuovo piano di sorveglianza nella zona della stazione Termini e nei quartieri interessati dallo spaccio, le Forze dell’Ordine capitoline si sono serviti di un elicottero che dall’alto ha illuminato tutta la zona della stazione. La scelta di un nuovo piano di sorveglianza e sicurezza da parte della Questura di Roma arriva dopo gli ultimi episodi di violenza verificatisi nelle scorse settimane proprio nelle zone circostanti lo scalo ferroviario.
Da Termini si è poi spostato a Piazza dei Cinquecento arrivando fino all’Esquilino facendo capire a pusher e consumatori che forse era meglio allontanarsi da quelle zone. La scelta di monitorare una zona così frequentata come quella della stazione più grande d’Italia arriva anche dei tanti turisti che arriveranno a Roma per il Natale e ancora prima per l’8 dicembre, il ponte dell’Immacolata. I punti fermi saranno la lotta allo spaccio, i borseggi, ai furti e agli abusivi con la questura che, coordinata dalla prefettura gestirà tutti i servizi di prevenzione affiancata dai carabinieri, finanzieri e vigili urbani. Visto quanto sta accadendo nelle altre capitali europee un occhio particolare da parte delle Forze dell’Ordine per l’allarme terrorismo con un aumento dei controlli proprio per prevenire attacchi terroristici oltre che ricercare latitanti. L’attenzione è alta, visto anche il complicato scenario internazionale di questi mesi, e di recente sono arrivati come rinforzo 105 militari dell’Esercito nell’ambito dell’operazione Strade Sicure. E verranno anche utilizzati idrofoni sia di notte che di giorno. Il servizio verrà implementato dalle 18 alle sette del mattino, soprattutto intorno alla stazione per rassicurare i tanti pendolari e viaggiatori che prendono il treno quando è già buio.
Non viene tralasciato il problema delle aggressioni e delle violenze nei confronti di donne e ragazze e così il nuovo piano prevede un aumento della sorveglianza sulla sicurezza delle donne soprattutto nelle zone comprese fra piazza dei Cinquecento e via Marsala.
«Fondamentale – come ha tenuto a sottolineare il dirigente del commissariato Viminale – è lavorare sulla prevenzione non in maniera occasionale, ma con continuità».