I giornalisti di tutto il mondo questa mattina hanno attraversato la Porta Santa di San Pietro. In diecimila si sono radunati per il primo dei grandi eventi del Giubileo della speranza che si è aperto a San Giovanni in Laterano con la celebrazione del vicario del Papa, il cardinale Baldo Reina, che, come il Pontefice, ha invitato a disarmare l’informazione comunicando speranza. Dopo il pellegrinaggio alla Porta Santa l’incontro dei i giornalisti in Aula Paolo VI con Papa Francesco. “Messo da parte il discorso di nove pagine Papa Francesco si è rivolto a braccio ai media presenti nell’Aula Paolo VI. “Quella del giornalista è più che una professione – ha detto -. È una vocazione e una missione. Voi comunicatori avete un ruolo fondamentale per la società oggi, nel raccontare i fatti e nel modo in cui li raccontate. Lo sappiamo – ha proseguito -: il linguaggio, l’atteggiamento, i toni, possono essere determinanti e fare la differenza tra una comunicazione che riaccende la speranza, crea ponti, apre porte, e una comunicazione che invece accresce le divisioni, le polarizzazioni, le semplificazioni della realtà”.
Il Pontefice ha poi sottolineato che “la vostra è una responsabilità peculiare. Il vostro è un compito prezioso. I vostri strumenti di lavoro sono le parole e le immagini. Ma prima di esse lo studio e la riflessione, la capacità di vedere e di ascoltare; di mettervi dalla parte di chi è emarginato, dichi non è visto né ascoltato e anche di far rinascere – nel cuore di chi vi legge, vi ascolta, vi guarda – il senso del bene e del male e una nostalgia per il bene che raccontate e che, raccontando, testimoniate. La libertà è il coraggio di scegliere. Cogliamo l’occasione del Giubileo per rinnovare, per ritrovare questo coraggio. Il coraggio di liberare il cuore da ciò che lo corrompe” ha detto il papa che ha dedicato anche parole per i giornalisti nelle zone di guerra. “Il Giubileo si celebra in un momento difficile della storia dell’umanità, con il mondo ancora ferito da guerre e violenze, dallo spargimento di tanto sangue innocente”. “Per questo voglio prima di tutto dire grazie a tutti gli operatori della comunicazione che mettono a rischio la propria vita per cercare la verità e raccontare gli orrori della guerra. Desidero ricordare nella preghiera tutti coloro che hanno sacrificato la vita in quest’ultimo anno, uno dei più letali per i giornalisti” ha concluso Papa Francesco.
Foto: VATICAN MEDIA