Gaia, 13 anni, ha perso la vita in un incidente stradale la sera del 4 novembre 2023. La madre, anche se non era alla guida dell’auto, sarà processata per omicidio stradale in quanto, secondo l’accusa della Procura, non avrebbe costretto la figlia ad utilizzare la cintura di sicurezza.
Secondo la Procura, se Gaia avesse indossato la cintura di sicurezza forse si sarebbe potuta salvare ed invece, dopo che l’auto si è capovolta, è stata sbalzata fuori finendo sull’asfalto.
Il giudice per le indagini preliminari ha quindi accolto la tesi accusatoria, rinviando a giudizio la donna, madre di altri due figli. Quella tragica notte non era lei a guidare bensì la sua amica ma ciò non è bastato a ritenerla non responsabile.
La notte del 4 novembre l’auto in cui viaggiavano Gaia, sua madre Giada e l’amica Betty, era lei a guidare, è finita fuori strada ribaltandosi a causa delle pessime condizioni meteo, nella zona di Trigoria. L’amica alla guida non si è accorta, anche a causa della scarsa visibilità la rotatoria finendo fuori strada. Nel frattempo l’auto si è ribaltata e Gaia, che non aveva la cintura, è stata sbalzata fuori dall’abitacolo. La ragazza è morta pochi minuti dopo mentre la mamma e l’amica sono rimaste ferite.
Gli accertamenti hanno evidenziato che le due donne erano positive ai test tossicologico e alcolemico e per di più l’auto viaggiava ben oltre il limite concesso in quel tratto di strada.
Per Betty Sonsirie, la Procura ha chiesto una condanna a due anni e dieci mesi di carcere con il patteggiamento. L’avvocato difensore di Giada rimanda alla procura le accuse ed è convinto che verrà provata la verità e cioé che la madre avrebbe più volte detto alla figlia di utilizzare la cintura di sicurezza. Il processo a Giada inizierà entro fine anno. Per Betty Sonsirie, invece, spetterà al giudice valutare se accettare o meno il patteggiamento proposto.
