Palloncini bianchi, applausi e tante lacrime hanno accompagnato in corteo l’uscita della bara bianca di Margaret Spada dalla chiesa Madre di Lentini, dove una grande folla ha partecipato ai funerali della giovane di 22 anni morta a seguito di un intervento di rinoplastica in uno studio a Roma.
La bara bianca al centro della chiesa con fiori rosa e una fotografia poggiata sopra che ritrae Margaret felice e sorridente mentre spegne le candeline sulla torta del suo compleanno.
Fuori dalla chiesa gli amici, i parenti e un paese intero, compreso il sindaco, che ha voluto portare a questa sfortunata ragazza l’ultimo saluto.Tante corone ne mazzi di fiori sul sagrato lasciati anche dagli ex compagni di scuola e dai colleghi della Rsa dove la 22 enne lavorava.
Chiesa gremita con la famiglia che ha chiesto rispetto per il loro dolore. Al momento dell’uscita la sorella di Margaret si è poggiata sulla bara dicendo: “Sei stata la mia ragione di vita”.
Sul fronte delle indagini emergono altri particolari. Margaret “non è stata rianimata subito e correttamente nonostante avesse un edema cerebrale e cibo nei bronchi’: così la relazione della Asl sulle reali condizioni della ragazza morta dopo un intervento di rinoplastica al naso nello studio romano di Antonio Procopio che ha operato Margaret con il figlio ed aveva come assistente la moglie.
Tra i tanti punti oscuri della vicenda, un dato inquietante è emerso dalla relazione della Asl sul percorso clinico assistenziale seguito prima dell’intervento del 118. “L’edema cerebrale e l’esame neurologico, si legge nella nota della Asl, era incompatibile con una corretta e pronta rianimazione cardiopolmonare. Intanto il legale della famiglia di Margaret, l’avvocato Alessandro Vinci, ha fatto sapere che i familiari della ragazza attendono la conclusione delle indagini della Procura: “Venerdì scorso abbiamo preso visione della documentazione acquisita dal pm, fra cui la relazione dell’Asl” – ha detto l’avvocato – “se dovessero emergere responsabilità dei medici che avevano programmato l’intervento, si tratterebbe di un elemento importante” che secondo il legale si aggiungerebbe a ”quanto già dichiarato dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in ordine alla mancanza di autorizzazione della clinica operava”.
Tra le ipotesi formulate dai medici legali nominati dalla famiglia ici sarebbe anche quella di una dose eccessiva di anestetico o di un farmaco vasocostrittore usato per contenere il sanguinamento. Sostanza che potrebbe aver interagito con una malformazione congenita del cuore non rilevata dall’elettrocardiogramma inviato ai medici via whatsapp dalla ragazza.
”La famiglia di Margaret attende la conclusione del gravoso affidato ai consulenti della procura di Roma”. Lo afferma l’avvocato Alessandro Vinci, legale dei genitori di Margaret Spada