Morti sul lavoro nel Lazio. I dati forniti dall’Inail relativi al 2024 sono preoccupanti, come sottolinea la Cgil: l’ultimo report dell’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, registra un incremento anche nella Capitale.
Stando ai numeri pubblicati dalla Regione Lazio, da gennaio ad agosto 2024 si sono verificati 55 infortuni mortali tra Roma e provincia, 20 in più dello stesso periodo dell’anno precedente.
I settori più colpiti sono quelli delle costruzioni (14 infortuni mortali) e dei trasporti (8), con le vittime comprese nella fascia d’età tra over 50, pari al 59% e tra 35 e 49 anni con il 25% mentre il 16% degli under 35. “Ad aumentare nel corso del 2024 sono anche le denunce degli infortuni – scrive la Cgil – con 41.413, 1.045 in più rispetto all’anno precedente”
La Cgil chiama in causa la giunta Rocca che non avrebbe potuto fare molto di più sul tema della prevenzione per gli infortuni sui luoghi di lavoro: “Nel recente Piano strategico regionale 2025-2026 – sostiene la Cgil – le risorse stanziate sono insufficienti e non c’è traccia di alcun strumento utile a verificare l’efficacia della formazione obbligatoria, né in termini di apprendimento né sull’idoneità degli enti di formazione. Non c’è nessun investimento per incrementare il personale preposto a compiti di prevenzione e controllo in materia di salute e sicurezza, non sono previste misure per il contrasto delle molestie e violenze sul lavoro, così come mancano azioni chiare sul tema delle aggressioni a lavoratori e lavoratrici operanti a contatto con il pubblico. Inoltre, negli appalti pubblici e privati non si affronta la questione della responsabilità di stazioni appaltanti, committenze e aziende appaltatrici”.