“Prendiamoci Roma”. C’è anche un versante romano negli affari illeciti dei capi ultras dell’Inter, coinvolti nell’inchiesta di Milano che ha decapitato i vertici dei gruppi di tifosi organizzati nerazzurri e del Milan. L’obiettivo era quello di acquisire la gestione dei parcheggi dello Stadio Olimpico, grazie all’intervento della ‘Ndrangheta, e stringere alleanze anche di tipo economico con frange di ultras della Lazio, gemellate con gli interisti.
Caminiti, uno degli arrestati intercettato in un’ambientale sottolineava che “col suo intervento, Zaccagni si era garantito anche la gestione dei parcheggi di Roma (Stadio Olimpico, ndr)”, operazione resa possibile anche grazie a Mendolicchio, con cui aveva trascorso un periodo di carcerazione anche in compagnia di Calabrò. Come detto, l’obiettivo era replicare il modello Milano nella Capitale. “Se noi riusciamo, noi abbiamo fatto bingo… con Roma… abbiamo fatto centodieci e lode”, spiega Caminiti a Mendolicchio e Bizzozzero, il 7 gennaio 2021, presso un ristorante di Milano. Secondo il Gip “nel corso dell’incontro nasceva il progetto di una possibile acquisizione della gestione dei parcheggi dello stadio di Roma”. Successivamente i tre si recano presso lo studio dell’imprenditore Zaccagni, anche lui indagato, “dove venivano poste le basi del progetto “parcheggi Roma”“.