“Gravi disordini si sono registrati in tarda mattinata presso il carcere romano di Regina Coeli. Da quanto si apprende, ancora in maniera frammentaria, le tensioni, fortissime, avrebbero interessato la prima, la seconda e la terza sezione, nei quali sono allocati circa 500 reclusi dei 1.120 totali, dove diversi detenuti avrebbero cercato di venire allo scontro fisico fra loro tentando pure di impedire l’intervento della Polizia penitenziaria con il lancio di oggetti e liquidi. Lo stesso Comandante del Reparto sarebbe stato condotto al pronto soccorso. Non sappiamo ancora se sia stato aggredito, investito dal lancio di oggetti, se si sia trattato di un incidente o di altro”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Sempre secondo le notizie disarticolate che pervengono, i tumulti sarebbero comunque rientrati nel giro di qualche ora. Rinforzi della Polizia penitenziaria sarebbero stati inviati da altre sedi laziali e l’istituto sarebbe stato presidiato all’esterno anche da altre forze dell’ordine”, spiega il Segretario della UILPA PP.
“Con 1.120 ristretti a fronte di una capienza per 566 e solo 345 agenti assegnati, quando ne servirebbero almeno 709, questi episodi sono ormai frequentissimi e rendono ancora più invivibile il carcere capitolino, sia per chi vi è ristretto avendo, almeno potenzialmente e tendenzialmente, commesso un reato sia per quanti vi scontano le pene dell’inferno per la sola colpa di essere al servizio dello Stato indossando l’uniforme della Polizia penitenziaria”, aggiunge l’esponente sindacale.
“Bando alle ciance e anche agli interventi a monte a scopo repressivo, serve la prevenzione di questi e dei moltissimi episodi di violenza e di morte, come i suicidi e gli omicidi, soprattutto attraverso il deflazionamento della densità detentiva, il potenziamento tangibile degli organici della Polizia penitenziaria e la riorganizzazione della macchina operativa e amministrativa. In questo momento, in ogni caso, ci stringiamo intorno alle donne e agli uomini del Corpo di polizia penitenziaria di Regina Coeli e, in particolare, al Comandante del Reparto, cui va la nostra vicinanza e solidarietà nell’auspicio che non si tratti di niente di grave e possa presto ristabilirsi”, conclude De Fazio.