Proseguono le indagini a carico del 73enne accusato di aver ucciso il 1° gennaio, nella loro abitazione a Sant’Oreste, la moglie Rosa D’Ascenzo. Nuovo interrogatorio oggi da parte degli inquirenti anche a seguito degli ulteriori indizi emersi dopo il nuovo sopralluogo, nell’abitazione, da parte dei Carabinieri della compagnia di Rignano Flaminio e di Bracciano.
Dovrà rispondere alle domande degli inquirenti in merito a quanto accaduto la sera del 1 gennaio quando è arrivato in ospedale con il corpo della moglie morta all’interno dell’auto e dicendo ai sanitari che era caduta dalla scale battendo la testa.
Al momento sull’uomo pende l’accusa di omicidio aggravato, formulata anche per impedire che l’uomo potesse darsi alla fuga. Nell’abitazione dei due coniugi, sottoposta a sequestro, sono state rinvenute diverse tracce di sangue che corrisponderebbero a quello della vittima anche se non sono ancora chiare le cause del decesso.
Stando al 73enne che l’avrebbe condotta in ospedale, la moglie si sarebbe sentita male per poi cadere dalle scale, ma già in ospedale i sanitari hanno scorto segni evidenti sul corpo e sulla testa della donna, riconducibili presumibilmente ad altro. Inoltre, i carabinieri avrebbero rinvenuto nel casolare di campagna tracce di sangue anche su alcuni utensili da cucina.
L’ipotesi avanzata dalla procura di Tivoli è che l’incidente sia stato simulato e la donna sia stata uccisa tramite una padella o un oggetto simile in cucina, tuttavia manca ancora l’ufficialità sull’arma. Intanto è attesa per domani laconvalida della misura a carico dell’uomo, a seguire l’esito dell’interrogatorio a cui sarà sottoposto in giornata.