Corum Petrov si professa innocente. Dice di non essere lui l’uomo che ha sparato ferendo a morte il 14enne Ivan Alexandru nel parcheggio della stazione Pantano della Metro C. Per ora si trova a Rebibbia e gli investigatori stanno dando la caccia ad un cugino di cui i Carabinieri conoscono l’identità e lo stanno cercando. Con loro c’erano anche altri due uomini e i Carabinieri non escludono che anche loro scelgano di consegnarsi spontaneamente.
I Petrow sono un cognome noto tra le famiglie sinti stanziali a Roma. Corum Petrow vive a Rocca Cencia e la famiglia si sarebbe arricchita lavorando con il commercio e il noleggio di auto.
Corum Petrow è anche molto attivo sui social anche se la famiglia avrebbe chiuso il suo profilo Facebook mentre rimane aperto quello su TikTok dove il ragazzo posta foto e video di ville e auto di lusso come pure orologi di marca e mazzette da migliaia di euro dentro un frigorifero.
Corum Petrow abita con la compagna e la figlia in una villa arredata in modo sfarzoso con statue di leoni, oro e grate alle finestre. Villa che i Carabinieri hanno perquisito per trovare elementi che potessero portare all’autore dell’omicidio di Alexandru Ivan. Nel frattempo oggi è atteso l’interrogatorio di convalida del fermo per il 24enne.
“Non ero a bordo dell’autovettura dalla quale è stato sparato”, ha detto però ai pm di Velletri e ai carabinieri Petrow. Secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Guerra, i fatti darebbero ragione alla ricostruzione del suo assistito. Secondo quanto ricostruito dalla difesa, infatti, sarebbero tre le auto con a bordo i sinti che, nella notte tra venerdì e sabato, sono passati davanti al parcheggio della stazione Pantano. In una, come ricostruito, c’era anche il 24enne che avrebbe organizzato l’incontro con Tiberiu Maciuca, patrigno di Alexandru e vero bersaglio della sparatoria.
Secondo la linea difensiva, da quell’auto non sarebbero partiti i proiettili mortali che, invece, sarebbero stati esplosi da un’altra vettura. Ma le indagini porterebbero invece proprio a Corum Petrov e alla sua auto.
Si attende di rintracciare il cugino di Corum che potrebbe essere stato lui a far fuoco ed infatti è ricercato con l’accusa di omicidio mentre Corrum è accusato di concorso in omicidio. Una svolta è attesa nelle prossime ore. Non è escluso che anche il cugino, sentendosi braccato, si possa consegnare ai carabinieri.