Prima i saluti nella camera ardente del Policlinico Gemelli, poi i funerali nella chiesa Ortodossa Romena di Monterotondo dove il piccolo Gabriel viveva con la famiglia.
Una minuscola bara bianca e l’intero paese stretto alla mamma e al papà del bimbo che la sera del 27 dicembre è morto soffocato da una parte di giocattolo che aveva ingoiato. Inutile la corsa al Policlinico Gemelli in eliambulanza, il bambino non ce l’ha fatta.
Oggi Monterotondo si è ritrovata all’interno e all’esterno della chiesa per l’ultimo saluto al piccolo Gabriel tra lacrime ed applausi.
Il sindaco, assente per motivi personali, ha inviato ai genitori un messaggio attraverso i social: “Partecipo, attonito e profondamente commosso, insieme alle Istituzioni e a tutta la comunità cittadina, all’immenso dolore della famiglia per la straziante tragedia che l’ha colpita. L’atroce scomparsa del piccolo Gabriel è qualcosa per la quale è davvero impossibile trovare parole, men che mai di conforto. Proprio poche settimane fa inauguravano un defibrillatore in una piazza pubblica ed abbiamo ricordato l’importanza dei corsi di disostruzione delle vie aeree. Continueremo ad organizzarli con l’ausilio della Protezione Civile e delle varie Associazioni, sperando che queste tragedie non accadano più”.
Su quella che è a tutti gli effetti una tragedia, indagano i Carabinieri di Monterotondo, su delega del pm di turno della procura di Tivoli. Per ora il fascicolo aperto è per omicidio colposo contro ignoti.
Un atto dovuto per procedere ad alcune analisi investigative. Le indagini punteranno a chiarire se la parte ingerita fosse removibile o se si sia rotta e se fosse adatta a un bambino minore di 36 mesi. I genitori, subito dopo il decesso di Gabriel, hanno acconsentito al trapianto degli organi. Nonostante il grande dolore, un gesto d’amore che salverà altre vite.