Il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti è tornato ad incontrare il procuratore e la Asl per capire a che punto siano le indagini sull’incendio che ha distrutto parte dell’ospedale nella notte dell’8 dicembre e soprattutto avere chiarimenti sui reparti che possono tornare operativi.
Questo quanto scrive sulla sua pagina ufficiale: “Facendomi portatore delle esigenze di garantire nella forma più ampia possibile, rispetto all’attuale, i servizi di sanità pubblica da erogarsi da parte dell’ospedale San Giovanni Evangelista alla comunità tiburtina e a quelle degli altri Comuni del territorio interessati, ho avuto un incontro nella tarda mattinata di oggi con il capo della Procura della Repubblica di Tivoli Francesco Menditto.
Ciò anche alla luce della comunicazione del Comando provinciale di Roma dei Vigili del Fuoco secondo la quale “si specifica che la misura di interdizione all’utilizzo di locali ospedalieri, disposta per la mancanza delle necessarie condizioni di sicurezza, è da intendersi per i piani interrati del solo Padiglione A, dal -3 al -1, nonché per l’intero vano scala centrale del medesimo Padiglione dal piano -3 fino alla copertura”.
A seguito del colloquio, il Procuratore Menditto ha confermato che l’interdizione all’utilizzo dei locali, anche ai fini dell’espletamento delle indagini coordinate dalla Procura per l’accertamento delle eventuali responsabilità, è limitata a quella indicata dai Vigili del Fuoco, ivi compresa la cabina elettrica.
Ho poi avuto un colloquio telefonico con il direttore generale della Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito pregandolo di porre in essere tutti gli interventi tecnici, necessari alla sanificazione dei reparti ospedalieri non interdetti all’uso, quindi interessati soltanto dal fumo ma non dalle fiamme, volti a consentire a brevissimo la riapertura degli stessi reparti e degli ambulatori.
Al riguardo, è indispensabile, a mio parere, che si superi in tempi rapidissimi il problema della indisponibilità della cabina elettrica generale, sostituendola con apparati in grado di far fronte alle stesse funzioni”