La Centrale del Latte di Roma andrà avanti senza Parmalat che, attraverso il colosso francese Lactalis, ha restituito la maggioranza delle quote a Roma Capitale. Dopo una battaglia durata trent’anni la Corte d’Appello ha deciso e il Comune, con l’81% di quote, torna ad essere socio di maggioranza della Centrale.
In uno scenario completamente nuovo, soprattutto per ciò che riguarda la produzione, gli agricoltori del Lazio chiedo certezze e garanzie sul piano strategico e sulle produzioni ed hanno richiesto a tal proposito, per voce della Confederazione italiana degli agricoltori del Lazio, un incontro urgente con la direzione della Centrale del Latte.
“E’ necessario – spiega Italo Pulcini di Cia Lazio – ora che la maggioranza delle azioni della Centrale del Latte è tornata in possesso del Campidoglio e considerando che la nuova governance si è insediata a settembre scorso, un faccia a faccia concreto con il nuovo CdA per conoscere se sia stata messa in atto un’azione strategica per il 2024. Da concordare inoltre la individuazione di un prezzo giusto che consenta una equa ricompensa per tutto il mondo degli allevatori laziali. Da parte nostra – sottolinea Pulcini – ribadiamo il valore dell’intero comparto del latte del Lazio, forte di circa 800 allevamenti che costituiscono un comparto importante per l’economia regionale anche dal punto di vista della tutela del territorio. Nel futuro delle nostre imprese la Centrale del Latte costituisce un pezzo importante. Per questo – conclude – chiediamo che vengano subito convocati degli incontri per capire quale futuro si vorrà dare alla Centrale del Latte e con essa quali prospettive di sostegno e sviluppo per un comparto primario per Roma e per per tutto il Lazio”.